Centenario Guerra Bianca in Adamello

Adamello alla sera

L’Adamello: una vetta dall’incredibile fascino per alpinisti e per amanti della montagna, capace di far sognare a occhi aperti chiunque ci si trovi dinnanzi. Raggiungere la sua cima rappresenta per molti un traguardo importante. Tuttavia, nei libri di storia l’Adamello rappresenta uno scenario tragico, in quanto teatro della Guerra Bianca. A contrapporsi in questo conflitto erano i soldati e la montagna. Le battaglie si combattevano oltre i 3000 metri di quota e la maggior parte delle vittime furono causate dalle condizioni climatiche avverse e invivibili. Gelo e valanghe colpivano indistintamente soldati austriaci e italiani.
Oggi, a cento anni dalla fine della Grande Guerra sono molti i resti di quel triste passato che troviamo sulle nostre montagne e che affiorano dai ghiacciai che nel corso degli anni stanno inesorabilmente scomparendo. Ciò che invece non deve scomparire è la memoria per quanti uomini sono morti combattendo su quelle vette che noi oggi sogniamo e che talvolta raggiungiamo.



Chiesetta della Madonna delle Nevi

Durante la Guerra venne edificata la chiesetta della Madonna dell’Adamello, in memoria dei soldati deceduti su queste montagne.



Tomba degli Austriaci

Tomba degli Austriaci in Val d’Avio – Il 15 luglio del 1915 gli austriaci tentarono un attacco al Rifugio Garibaldi passando per la vedretta del Mandrone, ma gli Alpini riuscirono a contenere l’attacco. Morirono 6 soldati austriaci, 5 dei quali vennero sepolti qui.



Resti della Prima Guerra Mondiale su Punta Venerocolo

Molte teleferiche vennero costruite durante il conflitto per garantire approvvigionamenti ai soldati al fronte. I resti di queste opere sono ancor oggi visibili in Val d’Avio.


Cento fiaccole per ricordare il centenario dalla fine della Grande Guerra

Notte stellata al Rifugio Garibaldi: cento fiaccole si accendono sul sentiero che porta al Passo Brizio, teatro di aspre battaglie. Celebrazione in memoria del centenario dalla fine della Guerra Bianca in Adamello 1918-2018.


Il Ghiacciaio Pisgana

L’inesorabile ritiro dei ghiacciai cambia il territorio. Ad esempio il Lago del Pisgana è nato da pochi anni ed è diventato in breve tempo uno dei laghi alpini più grandi della Vallecamonica. Il ghiacciaio è stato fotografato dal Monte dei Frati, poco distante dalla piazzola dove venne trasportato il famoso Cannone 149G prima di essere poi spostato a Cresta Croce.


Le Passerelle del Gendarme

Il Sentiero dei Fiori, oggi recuperato e attrezzato, era una linea di arroccamento in cresta dove gli alpini vissero gli anni della guerra ad oltre 3000 metri di quota. Costruirono le passerelle per attraversare i canaloni sotto il Gendarme di Casamadre; queste furono poi abbandonate poiché dalla Cresta dei Monticelli gli austriaci riuscivano a sparare ai soldati che transitavano su uno di questi ponti.


Capanna Faustinelli sul Corno di Lagoscuro

La Capanna Lagoscuro venne ricostruita da Giovanni Faustinelli, Guida Alpina e Maestro di Sci fortemente legato al Sentiero dei Fiori e alla Cima Lagoscuro, tanto che nei mesi estivi trascorse anni come eremita nella sua capanna, costruita con i resti delle baracche della guerra e ancora oggi punto di riferimento per chi percorre l sentiero attrezzato.


Il Passo Adamello

Il Passo Adamello, uno degli scorci più belli del Pian di Neve e classico punto di accesso per gli alpinisti che percorrono la Via Terzulli



Percorrendo il Pian di Neve

L’immensità del Pian di Neve è difficile da descrivere a chi non lo ha mai visto con i propri occhi. Per comprendere questo spettacolo il modo migliore è andare ad ammirarlo di persona! Dal Passo Salarno aggiriamo i crepacci e raggiungiamo l’ultimo tratto di roccette per salire in vetta all’Adamello.


Tricolore steso sulla cima dell’Adamello
L’alzabandiera durante la proclamazione a Vetta Sacra

Il 7 luglio 2018 l’Adamello viene proclamato Vetta Sacra alla Patria. Ho avuto l’onore di partecipare come fotografo ufficiale per questo importante evento. Un momento indimenticabile per celebrare una delle montagne simbolo della Guerra Bianca.